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con Valerio Galano

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Episodio del podcast

Snippet - Algoritmo, algebra e numeri arabi

27 febbraio 2022 Podcast Episodio 89 Stagione 2
Snippet - Algoritmo, algebra e numeri arabi

Descrizione

Fonti:
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Attrezzatura:
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Crediti

Sound design - Alex Raccuglia
Voce intro - Maria Chiara Virgili
Voce intro - Spad
Musiche - Kubbi - Up In My Jam, Light-foot - Moldy Lotion, Creativity, Old time memories
Suoni - Zapsplat.com
Cover e trascrizione - Francesco Zubani

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Quello che segue è lo script originale dell'episodio.

Breve storia algoritmi

Abu ja’far Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī nasce nel 780 d.C. in quella che è oggi la regione dell’Uzbekistan.

Riconosciuto come abile studioso dal Califfo dell’epoca, viene presto messo a capo di un famoso polo culturale arabo dell’epoca che aveva il nome di Casa della Saggezza e in questo periodo, sotto la sua  supervisione, vengono tradotti in arabo un gran numero di testi matematici del periodo greco-ellenistico, indiani, babilonesi e persiani.

Presumibilmente intorno all’anno 825 d.C., lo stesso al-Khwārizmī, scrive inoltre un proprio testo dal titolo per me assolutamente impronunciabile in lingua originale ma che in italiano suona più o meno come Compendio sul calcolo per completamento e bilanciamento, e del quale purtroppo non è sopravvissuta alcuna copia in lingua araba ma solo successive traduzioni latine.

Tale opera, infatti, diverrà di grande diffusione in Europa nei secoli successivi e nel periodo medievale e verrà ripresa, studiata e ampliata da studiosi la cui fama è più che viva anche oggi: uno fra tutti, forse, è proprio Fibonacci, di cui abbiamo già parlato qui su Snippet.

In questo testo, viene illustrato un sistema di numerazione indiano sconosciuto all’epoca in Europa, che presentava un simbolo speciale rispetto al sistema romano. Questo simbolo rappresentava lo zero.

E proprio il fatto che le cifre che noi utilizziamo ogni giorno, e che in realtà sono di origine indiana, siano giunte in Europa tramite un autore arabo, è il motivo per cui noi ci riferiamo spesso ad esse come numeri arabi e non numeri indiani.

Oltre a ciò, nel libro venivano anche descritte delle regole da applicare per calcolare meccanicamente le quattro operazioni principali (somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione) e le frazioni.

Queste regole erano composte di passaggi ben definiti, semplici da applicare e in numero finito vengono tutt’ora insegnate agli studenti di scuola elementare. Anche se all’epoca la parola non esisteva ancora, esse rappresentano i primi algoritmi matematici formalizzati.

Dalla latinizzazione del nome al-Khwārizmī, infatti, ebbe origine la parola algoritmo.

Allo stesso modo, dalla versione abbreviata del titolo del suo libro tradotta in latino, nasce invece la nostra moderna parola: algebra.


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