Fork me on GitHub
con Valerio Galano

Il podcast dove si ragiona da informatici

Un informatico risolve problemi, a volte anche usando il computer

Riflessioni e idee dal mondo del software

Episodio del podcast

E se ti chiudono l'affiliazione Amazon?

9 luglio 2020 Podcast Episodio 36 Stagione 1
E se ti chiudono l'affiliazione Amazon?

Descrizione

Sito ufficiale di Pensieri in codice - https://pensieriincodice.it

Attrezzatura:
Microfono Blue Yeti* - https://amzn.to/3kSE35f
Filtro anti-pop* - https://amzn.to/3baPMsh
Filtro anti-pop* - https://amzn.to/2MH0Wf1
Schermo fonoassorbente* - https://amzn.to/3sOZE0P



------------------------------------------
PoweResize con Alex Raccuglia e Giuseppe Pugliese
https://www.twitch.tv/videos/642183769
https://youtu.be/ZYv3PpSBP8Y

Sostieni il progetto

Sostieni tramite Satispay
Sostieni tramite Revolut
Sostieni tramite PayPal
Sostieni utilizzando i link affiliati di Pensieri in codice: Amazon, Todoist, ProtonMail, ProtonVPN, Satispay

Partner

GrUSP (Codice sconto per tutti gli eventi: community_PIC)
Schrödinger Hat

Crediti

Montaggio - Daniele Galano - https://www.instagram.com/daniele_galano/
Voce intro - Costanza Martina Vitale
Musica - Kubbi - Up In My Jam
Musica - Light-foot - Moldy Lotion
Cover e trascrizione - Francesco Zubani

Mostra testo dell'episodio

Nascondi

Quella che segue è una trascrizione automatica dell'episodio.

Pensieri in codice. Idee dal mondo del software a cura di Valerio Galano. Salve a tutti e ben ritrovati per un nuovo episodio di Pensieri in codice. Non so se lo sapete o lo immaginate o ve lo siete anche mai chiesto ma un podcast anche uno semplice come Pensieri in codice ha in realtà tutta una serie di costi sia in termini di attrezzature che di hosting e volendo anche in termini di dispendio di tempo e di energie. Nonostante questo come penso molti di voi abbiano già notato Pensieri in codice fin dalla sua prima puntata che risale ormai ha più di un anno e mezzo fa non ha mai avuto meccanismi di donazione come Patreon, Paypal, sponsorizzazioni eccetera. Si tratta di una mia precisa scelta editoriale chiamiamola così e si fonda principalmente su due principi. Il primo è molto semplice in pratica non voglio ricevere soldi dagli ascoltatori non è per questo che è nato questo progetto e voglio sperare di mantenere cose così il più a lungo possibile. Il secondo motivo invece è che non voglio forzare in nessun caso nessuno di voi a contribuire in alcun modo cosa che invece accadrebbe se vi costringessi ad ascoltare una pubblicità prima o dopo la puntata o se sponsorizzassi questo o quell’altro prodotto. Io invece voglio che ciascuno di voi si senta libero di contribuire se e quando vuole per questo motivo l’unica opzione che rimane per dare la possibilità a chi di voi voglia dare il proprio sostegno al progetto è l’affiliazione Amazon cosa che in effetti è attiva già fin dalla prima puntata. Per chi non lo sapesse l’affiliazione Amazon consiste in una sorta di contratto con Amazon appunto grazie al quale un content creator può generare dei link personalizzati ai vari prodotti e piazzarli nelle pagine web, nelle descrizioni dei video, dei podcast eccetera. Quando gli utenti acquistano un prodotto arrivando sul sito Amazon attraverso uno di questi link il creator riceve una piccola percentuale sugli introiti una roba tipo il 3 o il 5 per cento. Se ve lo state chiedendo ve lo dico subito l’utente che acquista non paga un centesimo in più del normale prezzo del prodotto e sempre se ve lo state chiedendo no non si tratta di un business milionario almeno non per me ma comunque voglio cogliere l’occasione per ringraziare tutti quelli che si sono sbattuti per acquistare qualcosa tramite i miei link. Se ho potuto acquistare un nuovo filtro antipop e delle nuove cuffie è merito vostro. Ad ogni modo attivare questa affiliazione è davvero molto semplice ma quello che non è poi così semplice è mantenerla attiva soprattutto per chi come me ha una community piuttosto piccola e questo non è affatto un problema da poco. Oggi quindi ho pensato di raccontarvi un po’ come funziona l’affiliazione, quale difficoltà comporta per i piccolissimi creator come me e cosa mi sono dovuto inventare per se non proprio risolvere almeno mitigare le scocciature dovute alla chiusura di questo servizio. Chissà che magari un giorno vi possa tornare utile e se non altro la soluzione che ho messo in campo per risolvere questo problema potrebbe essere d’aiuto anche per risolverne altri diversi ma simili a questo. Prima di procedere però volevo avvisarvi di una cosa. Dopo aver sperimentato un po’ il funzionamento di Twitch ho deciso che non seguirò più un palinzesto fisso questo perché ho deciso di concentrare il più possibile le energie sul podcast e lasciare Twitch solamente per le live con ospiti. Per questo motivo non trovate più la programmazione sul canale ma quando ci sarà una live verrà annunciata con largo anticipo su Telegram, su Twitter e su Instagram quindi iscrivetevi ai miei social di cui trovate il link in descrizione. Nel frattempo se non l’avete ancora fatto vi consiglio di recuperare la live su PowerSides con Giuseppe Pugliese ed Alex Racuglia, un paio d’ore davvero interessanti nelle quali abbiamo non solo mostrato l’app sviluppata da Alex ma ne abbiamo analizzato anche molte caratteristiche a livello di codice sorgente. Anche di questa trovate il link in descrizione anche se poiché non mi è ancora chiaro come Twitch intenda gestire l’archivio delle live potrebbe essere sia un link al mio canale Twitch che al mio canale YouTube. Innanzitutto chiariamo velocemente come funziona l’affiliazione Amazon così sarà anche più semplice capire perché è un problema quando viene chiusa. Tutto comincia accedendo al sito affiliazione.amazon.it ovviamente è necessario essere già registrati ad Amazon e una volta richiesta l’affiliazione il sito ci permette di inserire varie informazioni legate a noi e alla nostra attività che svolgiamo online come creator ad esempio il nostro blog o i nostri profili social. La cosa importante da sapere è che tutti possono fare richiesta e il sistema concede sempre una sorta di affiliazione temporanea della durata di sei mesi. Durante questo periodo quando l’utente accede al sito di Amazon vede una piccola barra grigia in alto dalla quale può amministrare la propria affiliazione. In poche parole l’utente affiliato può navigare l’intero sito di Amazon e per qualsiasi prodotto creare dei link personali da condividere nei propri progetti. Siano questi podcast, blog, video, social eccetera. Successivamente tutti i clienti che faranno acquisti approdando su Amazon a partire da uno di questi link produrranno dei piccoli compensi per l’utente affiliato. Detta così sembra una cosa molto semplice e in effetti lo è almeno all’inizio ma come sempre tutto nella vita è più complicato di come appare. Nel corso dei primi sei mesi dall’apertura infatti è necessario che l’affiliato produca almeno tre acquisti affinché Amazon prenda in considerazione l’ipotesi di rendere la sua affiliazione definitiva. E tutto sommato questa è ancora la parte facile perché il difficile arriva quando una volta conseguiti questi tre acquisti quello che io suppongo essere un operatore in carne ed ossa effettua una verifica dei vari indirizzi dei social e dei siti forniti in fase di registrazione e giudica se il creator è degno o meno di essere promosso ad affiliato stabile. Ora la documentazione di Amazon elenca quali sono i social riconosciuti per la verifica e ovviamente nessuno di questi è una piattaforma di podcast. Ci sono solo un po’ di indicazioni generiche sul fatto che i profili social accettati fondamentalmente Facebook Instagram Twitter eccetera dovrebbero avere almeno 500 iscritti e inoltre su un generico suggerimento di mantenere i contenuti del proprio blog aggiornati almeno negli ultimi sei mesi. Ora volendo anche sorvolare sul fatto che 1 gli iscritti ai like ad un profilo soprattutto se parliamo di piccoli numeri non sono indicativi della qualità del contenuto. 2 un operatore non può certamente avere le conoscenze sufficienti a giudicare la qualità dei contenuti di un blog che potrebbe trattare dei più disparati argomenti. 3 il suddetto operatore non può conoscere il traffico generato da uno qualsiasi di questi siti di cui non è gestore e 4 non vedo perché siano ammessi siti e blog generici ma non le piattaforme di podcasting nonostante tutto questo dicevo al quarto acquisto confermato l’operatore verifica e decide se consolidare l’affiliazione o eliminarla completamente senza nessuna possibilità di appello nel mio caso anzi nei miei casi indovinate un po la eliminata credo almeno 6 o 7 volte nell’ultimo anno e mezzo ma in realtà non ne sono sicuro perché non pensavo di dover portare il conto a saperlo avrei preso appunti e quindi sì fino ad ora è andata male ma io ci ho riprovato tutte le volte anche perché non vi è nessun tipo di ban e appena chiusa l’affiliazione può essere subito riaperta e allora forse vi starete chiedendo perché sono qui a parlare di questa cosa qual è il problema se appena chiusa posso subito riaprire la mia affiliazione con pochi clic beh il problema è molto semplice alla chiusura della pratica tutti i link generati vengono invalidati o meglio i link continuano a funzionare e se qualcuno li clicca si ritrova sul sito di amazon e può anche acquistare il prodotto ma l’ex affiliato non viene più riconosciuta alcuna commissione anche se questi si è nuovamente iscritto con lo stesso account amazon la questione quindi è questa quando il creator è costretto a riaprire l’affiliazione ha solo due scelte o lascia tutti i link vecchi nei propri contenuti lasciando di fatto credere a tutti gli utenti che acquistando da lì daranno una mano al progetto quando in realtà non è vero oppure si mette d’impegno riapre uno per uno tutti i link non più validi genera un nuovo link che questa volta è valido e lo va a sostituire al vecchio in tutte le descrizioni e tutti i testi in cui lo aveva precedentemente piazzato vi assicuro che si tratta di un lavoro che porta via molto tempo anche avendo un esiguo numero di contenuti fosse anche solo per il fatto che bisogna effettuare vari passaggi per ogni link e inoltre più si va avanti nella creazione dei contenuti più i link aumentano e ogni volta il processo diventa sempre più pesante per questo motivo dopo le prime due fregature quindi dopo aver capito che questo lavoro mi sarebbe toccato probabilmente parecchie volte ho deciso che sarebbe servita una soluzione che se proprio non risolvesse l’intera situazione almeno ne limitasse i danni quindi poiché questi link per forza di cose vanno a finire di volta in volta nelle più svariate posizioni le descrizioni di spreaker quelle di youtube gli articoli del blog le email della newsletter i gruppi telegram eccetera da buon informatico ho pensato che la prima cosa da fare fosse quella di inserire un layer aggiuntivo un livello intermedio cioè che si potesse controllare più facilmente e che soprattutto accentrasse tutti i link in un unico punto in questo modo quando si sarebbe presentata la necessità di rigenerare tutti i link mi sarei dovuto preoccupare di andare in un unico elenco e rigenerare e sostituire solo i link in esso contenuti l’idea in realtà è abbastanza banale e in generale la si può applicare in qualsiasi situazione in cui sia un link da condividere da qualche parte che però potrebbe cambiare nel corso del tempo in pratica si fa così si crea un indirizzo sul quale si può avere il pieno controllo e si distribuisce quello tale indirizzo lo si fa puntare all’indirizzo che ci interessa ma che può cambiare nel corso del tempo nel caso in cui questo cambiamento dovesse avvenire realmente noi avremo la possibilità di aggiustare i puntamenti e fare in modo che l’indirizzo che abbiamo distribuito continui a funzionare correttamente puntando alla nuova versione dell’indirizzo che ci interessa ok lo so non si è capito granché però proviamo a fare un esempio e vedremo che sarà tutto più semplice prendiamo ad esempio il link ad amazon per un libro che vi ho consigliato in un episodio di questo podcast questo link una volta generato in forma affiliata sarà qualcosa del tipo amazon.it slash abc una volta generato se dovesse saltare l’affiliazione amazon per qualsiasi motivo e io fossi costretto ad aprirne una nuova questo link continuerebbe a funzionare per l’utente che acquista ma non porterebbe più entrate perché l’account in cui è stato generato non esiste più normalmente dovrei quindi generare un nuovo link con il nuovo account da cui dovrebbe venire fuori qualcosa del tipo amazon.it slash xyz poi dovrei andare nella descrizione dell’episodio e sostituire il vecchio amazon.it slash abc con il nuovo xyz e questo processo dovrebbe avvenire per qualsiasi link affiliato in qualsiasi descrizione e cosa ovviamente impossibile dovrebbe avvenire anche per il link che ho inviato magari in chat o via mail è dunque chiaro che si tratta di un lavoro lungo e in certi casi semplicemente improponibile con lo strato intermedio di cui parlavo prima invece si può semplicemente fare così ogni volta che si genera un link come il nostro amazon.it slash abc tramite un sistema di cui abbiamo il pieno controllo si genera anche un secondo link che punta al primo e si utilizza il secondo nelle descrizioni nelle mail e nelle chat nel mio caso io ho utilizzato il sito web di pensieriincodice.it di cui gestisco dominio e hosting e ho quindi generato un secondo link del tipo pensieriincodice.it slash abc che punta ad amazon.it slash abc nelle descrizioni dei miei contenuti vado quindi a mettere il link pensieriincodice.it slash abc e quando poi amazon mi costringe a cambiare l’indirizzo da amazon.it slash abc in amazon.it slash xyz non sono più costretto ad andare a cercarmi tutti i punti in cui ho scritto il link perché mi basta andare nel sito di pensieriincodice e cambiare la destinazione di pensieriincodice.it slash abc ed ecco che ho corretto tutte le istanze di un link in una volta sola riducendo enormemente il numero di operazioni necessarie ripeto poi l’operazione per tutta la lista dei link di pensieriincodice.it e il gioco è fatto ho ottenuto il mio risultato risparmiando tempo e fatica ora io lo so che la soluzione è molto semplice quasi banale ma vi assicuro che è molto molto pratica e funzionale in questo modo tutti i link mai generati si trovano tutti insieme nello stesso punto se è necessario cambiarle tutti lo si può fare concentrandosi su un unico elenco e alla fine si può anche essere sicuri di non averle lasciato indietro nessuno dal punto di vista pratico se si possiede un sito web come nel mio caso l’implementazione di questa soluzione è veramente semplice basta utilizzare il meccanismo di redirect che praticamente qualsiasi provider di hosting decente è in grado di supportare si individua quindi il file di configurazione del web server che nel mio caso come per molti di voi sarà appunto htaccess e si aggiunge una riga per ogni link al quale si vuole creare un redirect al termine di questa operazione si avranno una serie di righe in cui c’è il percorso del nostro sito web quindi slash abc e il link remoto al quale puntare quindi amazon.it slash abc ogni volta che sarà necessario cambiare i link basterà aprirli uno per uno riga per riga e sostituire la seconda parte con il nuovo link generato se invece non si possiede un hosting web si possono utilizzare dei servizi apposta fatti per abbreviare i collegamenti uno ad esempio è bit.li ad ogni modo vi assicuro che è una tecnica molto più difficile da spiegare che da realizzare in pratica ma in ogni caso se voleste approfondire l’argomento mi trovate sul gruppo telegram di pensieri in codice e poi a tutti i vari contatti presenti in descrizione detto questo spero che questa mia piccola soluzione sia risultata interessante o addirittura utile chissà magari per risolvere uno dei piccoli problemi di tutti i giorni e in tal caso vi chiedo di condividere l’episodio per farlo sentire a chi potrebbe trarne beneficio e per ora vi ringrazio vi do appuntamento al prossimo episodio e vi ricordo che un informatico risolve i problemi a volte anche usando il computer

Nascondi