Fork me on GitHub
con Valerio Galano

Il podcast dove si ragiona da informatici

Un informatico risolve problemi, a volte anche usando il computer

Riflessioni e idee dal mondo del software

Episodio del podcast

Consigli per la privacy online

6 marzo 2019 Podcast Episodio 3 Stagione 1
Consigli per la privacy online

Descrizione

Nel mondo moderno, le informazioni sono uno dei beni più preziosi e noi, ogni giorno, ne regaliamo enormi quantità ai siti Web che visitiamo. Cosa possiamo fare per arginare questa tendenza?

Home page dei software menzionati:
DuckDuckGo - Motore di ricerca - https://duckduckgo.com/
Firefox - Browser - https://www.mozilla.org/
Keepass - Gestore password - https://keepass.info/
Firefox Multi-Account Containers - https://addons.mozilla.org/en-US/firefox/addon/multi-account-containers/

Attrezzature:
Microfono Blue Yeti* - https://amzn.to/3kSE35f
Filtro anti-pop* - https://amzn.to/3baPMsh
Filtro anti-pop* - https://amzn.to/2MH0Wf1
Schermo fonoassorbente* - https://amzn.to/3sOZE0P

  • Il costo di acquisto non sarà maggiore per te, ma Amazon mi girerà una piccola parte del ricavato.

Sostieni il progetto

Sostieni tramite Satispay
Sostieni tramite Revolut
Sostieni tramite PayPal (applica commissioni)
Sostieni utilizzando i link affiliati di Pensieri in codice: Amazon, Todoist, Readwise Reader, Satispay

Partner

GrUSP (Codice sconto per tutti gli eventi: community_PIC)
Schrödinger Hat

Crediti

Montaggio - Daniele Galano - https://www.instagram.com/daniele_galano/
Voce intro - Costanza Martina Vitale
Musica - Kubbi - Up In My Jam
Musica - Light-foot - Moldy Lotion
Cover e trascrizione - Francesco Zubani

Mostra testo dell'episodio

Nascondi

Quella che segue è una trascrizione automatica dell'episodio.

Pensieri in codice. Idee dal mondo del software a cura di Valerio Galano. Salve a tutti ragazzi e bentornati per questo nuovo episodio di Pensieri in codice. Nella puntata di oggi vorrei parlarvi di privacy e sì lo so cosa starete pensando ma non mi interessa fare uno spiegone su come vengono gestite le informazioni eccetera. Vorrei piuttosto individuare alcuni stratagemmi che possiamo usare noi in prima persona e consigliare a chi ci è vicino per limitare la nostra footprint digitale. Dobbiamo infatti tenere a mente che le nostre informazioni hanno un valore enorme e ogni volta che su internet ci iscriviamo ad un servizio, scarichiamo un’app o utilizziamo un social network o un sito di e-commerce andiamo a rilasciare tutta una serie di informazioni in modo più o meno consapevole. Se infatti quando ci registriamo ad un servizio siamo più o meno consci di lasciare informazioni come il nome, il cognome, l’email, il numero di telefono, indirizzo eccetera. Quando invece semplicemente navighiamo tra un sito e l’altro abbiamo una percezione molto inferiore del fatto che stiamo rilasciando informazioni sulle nostre abitudini di navigazione, di consumo, di ascolto audiovisivo eccetera. Ora lungi da me consigliarvi di rinunciare a tutti i vostri servizi e a tutte le comodità che utilizzate tutti i giorni però vorrei parlare insieme a voi di qualche piccola contromisura che potremmo adottare senza stravolgere la nostra routine quotidiana. Quelli che vi andrò a descrivere sono cinque consigli di difficoltà crescente ma ad ogni modo tutti molto semplici da implementare. Ora bando alle ciance e cominciamo. Consiglio numero uno cambiare motore di ricerca. Benché al giorno d’oggi sembri impossibile pensare ad un mondo senza google e senza il suo motore di ricerca è pur vero che in giro esistono varie alternative. Ora pensate a come normalmente andate a utilizzare un motore di ricerca. Viene automatico capire che esso sarà un grandissimo accentratore delle vostre abitudini di navigazione e infatti attraverso il motore di ricerca che voi trovate la ricetta, la pagina, il social network, l’informazione, la notizia, l’immagine, la mappa per il viaggio eccetera di cui avete bisogno. Da questo punto di vista potremmo pensare di utilizzare un motore di ricerca alternativo come potrebbe ad esempio essere DuckDuckGo. Questo motore infatti oltre ad avere un buon set di funzioni fa del rispetto della privacy e del fatto di non memorizzare le vostre informazioni il suo cavallo di battaglia. Tramite DuckDuckGo infatti potrete ricercare pagine web, immagini, notizie e anche eseguire una serie di operazioni come calcoli, conversioni eccetera senza dover passare attraverso Google e senza che i vostri dati e le vostre informazioni siano memorizzate in alcun modo. Se poi non sarete in grado di trovare l’informazione che state cercando attraverso questo motore di ricerca potrete sempre utilizzare le sue funzioni di criptografia per cercare in modo anonimo all’interno di altri motori come ad esempio Google. Consiglio numero 2 utilizzare Firefox. Al momento in cui sto registrando oltre il 61% degli utenti di internet utilizza come browser Chrome. Questo non è di per sé un male perché Chrome è un ottimo browser pieno di funzionalità e componenti aggiuntivi ma risente degli stessi chiamiamoli problemi del motore di ricerca di Google e cioè varie funzionalità come ad esempio il precaricamento delle pagine o la ricerca predittiva sfrutta una serie di servizi di Google per svolgere il proprio lavoro e quindi invia le nostre informazioni ai server di Google. In particolare le pagine che stiamo visitando, quelle che potenzialmente potremo andare a visitare e quelle che effettivamente andiamo a vedere. Inoltre per la ricerca predittiva ad esempio invia tutti i caratteri che andiamo a battere all’interno della barra dell’indirizzo quindi anche se stiamo scrivendo una frase poi magari siamo indecisi la cancelliamo quella battitura sarà comunque arrivata sui server di Google. Il mio consiglio è quindi quello di installare Firefox e iniziare ad utilizzarlo al posto del browser che si utilizza di solito abitualmente quindi Chrome o Internet Explorer o Safari se si utilizza macOS. Questo perché Firefox implementa più o meno le stesse funzionalità, le stesse caratteristiche di Chrome ma anche a detta degli sviluppatori di Mozilla ha un occhio di riguardo per quella che è la privacy dell’utilizzatore. Infatti accedendo al menu delle impostazioni nella sezione privacy e sicurezza si potranno trovare varie impostazioni come ad esempio il sistema di antitracciamento o il blocco dei contenuti esterni che contribuiranno a ridurre la nostra footprint quando andremo a navigare su internet. Il terzo consiglio riguarda sempre i browser anche se potrebbe risultare un tantino più faticoso da mettere in pratica, l’attivazione della funzionalità incognito. Questa è una funzionalità che hanno praticamente tutti i browser e che ci permette di navigare in modo fra virgolette anonimo senza conservare sul nostro computer all’interno del nostro browser le informazioni scaricate dai vari siti visitati. In questo modo nel passaggio da un sito all’altro il sito in questione che stiamo visitando non potrà recuperare le informazioni incrociandole con i nostri dati di navigazione. Questa soluzione tuttavia risulta un tantino più onerosa in quanto se imposteremo i nostri browser per non accettare o non conservare in realtà le informazioni dei siti web ci ritroveremo a dover reinserire le password, le configurazioni eccetera per ogni sito che andremo a visitare dopo ogni chiusura del browser. Se quindi deciderete di adottare questa strategia il consiglio è quello di affiancarla con un piccolo software che possa conservare tutte le vostre password nel quale andrete a salvare username e password di ogni vostro servizio. Io ad esempio utilizzo KeePass questo piccolo strumento infatti mi permette oltre a conservare le password di modo sicuro di inserirle in modo automatico con una semplice combinazione di tasti. Questo riduce notevolmente la scocciatura di doversi riautenticare ogni volta che dovremo accedere ai nostri servizi. Quarto suggerimento multi account container per Firefox. Questo consiglio è leggermente più impegnativo di quelli precedenti. Si tratta infatti di installare un componente Firefox che andrà poi configurato e che andrà a gestire una serie di containers cioè di aree totalmente separate all’interno delle quali far girare i vari siti social network prodotti google eccetera. Sarà infatti possibile creare un container per Facebook, uno per Amazon, uno per Twitter, uno per i prodotti Google e via discorrendo in modo che ogni volta che andremo a visitare uno di questi siti esso si aprirà all’interno del suo specifico container. E quale sarà il vantaggio? Il vantaggio sarà che i vari siti caricati all’interno di container distinti non potranno accedere l’uno alle informazioni rilasciate dagli altri. Se andremo a configurare un container specifico per Facebook ad esempio dal punto di vista dell’utente non si tratterà di altro che di una tab colorata in modo differente mentre dal punto di vista del social network quello sarà un Firefox completamente pulito e utilizzato solo ed unicamente per navigare su Facebook. Questo isolamento tra i vari siti soprattutto tra i maggiori siti di tracciamento Google, Facebook, Amazon eccetera farà in modo che diventi più difficile per loro identificare le nostre abitudini di navigazione. Benché i vantaggi appaiono evidenti è innegabile anche il fatto che questo richieda una certa dose di configurazione prima di poter iniziare a utilizzare i container. Tuttavia il plugin è molto semplice da configurare e può essere fatto in qualsiasi momento. In qualsiasi momento potremmo spostare un sito da un container all’altro e decidere che esso dovrà essere aperto sempre all’interno di quel container. Quindi il consiglio è quello di provare questa estensione e magari iniziare a utilizzarla a partire dai siti più importanti Facebook, Twitter, Google eccetera. Quinto suggerimento chiudere gli account inutilizzati. Questa dovrebbe essere una buona norma da tenere sempre a mente. Tutti noi abbiamo sicuramente degli account a servizi o app che volevamo provare e per i quali ci siamo iscritti e che poi abbiamo dimenticato e non abbiamo mai più utilizzato. Magari perché non ci interessavano. Mentre noi ci siamo dimenticati di questi servizi, questi servizi sicuramente non si sono dimenticati di noi e avranno ancora tutte le nostre informazioni archiviate da qualche parte. Fortunatamente in Europa è da poco attiva la normativa sul GDPR e quindi possiamo sfruttarla per andare a richiedere a tutti questi servizi la cancellazione dei nostri dati in modo permanente. Il modo migliore per farlo solitamente è quello di andare nella propria casella email e fare una ricerca per scovare tutti quei servizi ai quali ci siamo iscritti e dei quali ci siamo poi completamente dimenticati. A quel punto ci basterà andare sul sito di ognuno di questi servizi, autenticarci e trovare la procedura di cancellazione dell’account. Sebbene questo sia il più impegnativo dei suggerimenti visti oggi, esso ci può però tornare molto utile per recuperare tutta una serie di informazioni che abbiamo lasciato in giro e che non vogliamo rimangano in archivi sparsi per la rete. Queste piccole strategie possono essere adottate pressoché tutte allo stesso tempo, anche se il suggerimento è quello di partire dalla prima, provare, sperimentare per qualche giorno, vedere se è il caso di portarla avanti ed eventualmente poi aggiungere la seconda, la terza e così via. Con questo siamo giunti alla fine dell’episodio di oggi. Come al solito vi ricordo che queste sono le mie idee e che sono molto interessato a conoscere le vostre. Vi invito quindi a lasciare un commento e farmi sapere se avete delle strategie per proteggere la vostra privacy e se quelle che vi ho raccontato vi sembrano utilizzabili e adatte alle vostre esigenze. Per ora vi saluto e alla prossima!

Nascondi