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Episodio del podcast

Gli strani nomi dei linguaggi di programmazione

30 gennaio 2020 Podcast Episodio 26 Stagione 1
Gli strani nomi dei linguaggi di programmazione

Descrizione

Avete mai pensato a cosa c’è dietro la scelta del nome di un linguaggio di programmazione? Cosa spinge il suo creatore a chiamarlo proprio in quel modo? In questo episodio scopriamo la provenienza dei nomi di 10 linguaggi di programmazione

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Crediti

Montaggio - Daniele Galano - https://www.instagram.com/daniele_galano/
Voce intro - Costanza Martina Vitale
Musica - Kubbi - Up In My Jam
Musica - Light-foot - Moldy Lotion
Cover e trascrizione - Francesco Zubani

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Quella che segue è una trascrizione automatica dell'episodio.

Pensieri in codice. Idee dal mondo del software a cura di Valerio Galano. Salve a tutti ragazzi e bentornati per un nuovo episodio di Pensieri in codice. Oggi parliamo un po’ di linguaggi di programmazione ed in particolare dell’origine dei nomi di alcuni di essi. Se infatti potrebbe sembrare che alcuni di questi nomi siano solamente acronimi o semplicemente parole prive di senso, spesso nella mente dei loro inventori essi simboleggiavano intenzioni e speranze di un futuro successo delle proprie invenzioni. O altre volte erano semplicemente un vezzo, come vedremo fra poco. A proposito, questo episodio è pieno di parole e nomi stranieri, quindi mi scuso già in anticipo perché sicuramente sbaglierò qualche pronuncia, ok? Procediamo. Il FORTRAN è uno tra i primi linguaggi di programmazione mai creati. Esso infatti nasce nel 1954, principalmente con lo scopo di implementare programmi per svolgere complessi calcoli matematici. Il primo compilatore FORTRAN fu sviluppato per il calcolatore IBM 704. Sì, perché all’epoca i compilatori venivano sviluppati per singoli calcolatori, anche se noi oggi ci lamentiamo perché un programma gira solo su Mac o solo su Windows. Ad ogni modo, questo compilatore era studiato per ottimizzare il codice compilato. Questo perché i progettisti dell’epoca erano certi che nessuno avrebbe mai voluto utilizzare un linguaggio di programmazione ad alto livello. Grazie ad un continuo processo di evoluzione ed un’enorme quantità di librerie e programmi sviluppati nel corso degli anni, FORTRAN risulta tuttora un linguaggio utilizzato per specifiche applicazioni matematiche. Il nome FORTRAN rispecchia appunto questo suo carattere spiccatamente volto al calcolo matematico. Infatti, esso è l’acronimo di FORMULA TRANSLATION. FORTRAN. Anche il COBOL è uno tra i più vecchi linguaggi di programmazione mai sviluppati. Nato nei primi anni Sessanta negli Stati Uniti, da un lavoro congiunto tra varie aziende e agenzie governative, il suo impiego primario era lo sviluppo di software per l’elaborazione dei dati commerciali. Non a caso, moltissime applicazioni bancarie erano e sono tutt’oggi scritte in COBOL. Nel corso degli anni, questo linguaggio ha subito molte evoluzioni e, per via della sua grande stabilità e del suo esteso impiego in settori nei quali non è semplicissimo ristrutturare le infrastrutture software, come banche, assicurazioni, bancomat, eccetera, esso è ancora tutt’oggi ampiamente supportato da una buona comunità di programmatori. Nel 2014 IBM stimava ancora una popolazione di circa un milione di programmatori COBOL. E proprio questa sua natura, da subito ben definita, ne determinò il nome. COBOL, infatti, è l’acronimo di Common Business Oriented Language, cioè linguaggio comunemente orientato alle applicazioni commerciali. PERL è un linguaggio di programmazione procedurale e interpretato. Pensato come ausilio per i sistemisti, è ampiamente utilizzato per la realizzazione di CGI e Script Shell, vista anche la sua estrema potenza nella manipolazione delle stringhe. È un linguaggio progettato per la praticità. Compattezza ed eleganza non sono tra i suoi principali obiettivi e questo rende di fatto possibile eseguire le stesse operazioni in molti modi diversi. È talmente flessibile che alcuni si divertono ad utilizzarlo per scrivere poesie, programmando veri e propri codici che possono essere letti sia come poesie, appunto, che eseguiti come script. Il PERL venne creato nel 1987 da Larry Wall e, vista la sua destinazione d’uso, il suo nome viene comunemente interpretato come acronimo di Practical Extraction and Report Language, nonostante sia la stessa documentazione ufficiale a cercare di scoraggiare l’utilizzo di questo acronimo. Gli anni 60 furono un periodo che vide la nascita di moltissimi linguaggi di programmazione, alcuni dei quali sono sopravvissuti fino a pochi anni fa o sono tuttora ancora in uso. In quegli anni l’accesso ad un computer non era qualcosa di banale come oggi. Era necessario inserire il proprio programma in una lista e aspettare che esso venisse eseguito, e ciò poteva richiedere anche giorni d’attesa. I principali utilizzi erano quindi di tipo governativo, industriale e universitario, e i linguaggi di programmazione dell’epoca erano appunto pensati per questi specifici utilizzi. Il BASIC è invece uno dei primi linguaggi utilizzabile per scoprire i codici, non qualcosa di fortemente legato alla matematica come il FORTRAN, né qualcosa di legato al business come il COBOL, ma un linguaggio che avesse applicazioni più ampie e fosse più semplice da imparare e da utilizzare. La creazione del BASIC risale dunque al 1964 ad opera di due professori, Kemeny e Kurtz, che gli diedero come nome la cronologia di BASIC. Per la precisione, come da buona abitudine dei programmatori nerd, il primo programma in BASIC venne eseguito il 1 maggio 1964 alle 4 del mattino. Il BASIC è un programma che è stato realizzato da parte di un gruppo di studenti che si chiamano i BASIC. Il BASIC è un programma che è stato realizzato da parte di un gruppo di studenti che si chiamano i BASIC. PHP è un linguaggio di scripting che supporta la programmazione ad oggetti. Il suo autore lo creò come metodo per aggiungere dinamicità al proprio sito web e solo successivamente fu rilasciato come linguaggio di programmazione open source. Può essere utilizzato per la realizzazione di script shell, ma la sua applicazione più comune e performante è la scrittura di software per il web. WordPress, Magento, Prestashop, Jamla sono solo alcune delle tantissime applicazioni realizzate con PHP. Questa enorme diffusione è dovuta sicuramente alla curva di apprendimento molto ripida, ma anche all’estrema flessibilità. Lo sviluppo dello stesso linguaggio non è infatti stato strettamente disciplinato fino al 2014, dando da un lato una grande libertà di utilizzo agli sviluppatori, ma generando dall’altro anche molta disomogeneità fra prodotti e versioni. Viste le sue iniziali intenzioni, Rasmus Lerdorf creò la prima versione di PHP nel 1994 pensando all’acronimo di Personal Homepage. Successivamente però il passaggio al PHP Group trasformò il nome del linguaggio in un acronimo ricorsivo. Quindi oggi PHP sta per PHP Hypertext Processor. Sempre nel corso degli anni 60, un docente svizzero tale Niklaus Wirth, frustrato dall’assenza di un linguaggio di programmazione adatto all’insegnamento, decise di creare il Pascal. Più avanzato del BASIC e più comprensibile del FORTRAN, il Pascal aveva una sintassi chiara e rigida, e una struttura forzata. Era anche necessario dichiarare in anticipo le variabili e con una precisa forma, e soprattutto non contemplava l’istruzione GOTO, ampiamente utilizzata dagli altri linguaggi dell’epoca, ma assolutamente sconsigliata per la corretta scrittura del codice. Il Pascal non è un linguaggio utilizzabile nel mondo reale, anche per la mancanza di varie funzionalità avanzate. Tuttavia, è un ottimo punto di partenza per iniziare a programmare nel modo corretto. A differenza di molti linguaggi moderni, è pensato per insegnare le basi e non per perseguire obiettivi in tempi brevi. Creato nel 1964, il nome Pascal gli fu dato in onore dello scienziato Blaise Pascal, che nel 1644 inventò la Pascalina, una macchina considerata l’antenato della moderna calcolatrice. Python è un linguaggio di programmazione ad alto livello che supporta la programmazione ad oggetti e permette di creare sia script da eseguire a riga di comando che applicazioni con interfaccia grafica. Ricorda un po’ il Perl, ma con una sintassi volutamente più semplice e leggibile. Tra i suoi punti di forza ci sono sicuramente una curva di apprendimento abbastanza ripida e un ottimo set di strumenti per il calcolo numerico, caratteristica quest’ultima che lo rende particolarmente adatto alle applicazioni di machine learning che, come ben sappiamo, in questi ultimi anni stanno vivendo un periodo di forte prosperità. Fu inventato nel 1991 da Guido van Rossum e prese il suo nome, Python, dalla passione di Guido per i Monty Python. Java. Che dire di Java? Ad alto livello, orientato agli oggetti, con una sconfinata community e una grandissima quantità di librerie. Il linguaggio di programmazione per eccellenza tra i più conosciuti, tra i più utilizzati dalle grandi aziende, tra i più diffusi su tantissime piattaforme. Inventato all’inizio degli anni 90 come un successore di C che potesse essere utilizzato per programmare piccoli device, Java ebbe la sua fortuna anche perché durante quel periodo iniziò la diffusione di internet al di fuori degli ambienti governativi e universitari. E il browser Netscape integrava il supporto alla Java Virtual Machine rendendo così, di fatto, Java adatto allo sviluppo di applet per pagine web. Alla nascita il nome iniziale era Oac ma poi dovette essere cambiato perché un linguaggio di nome Oac esisteva già e si optò così per Java in quanto i suoi ideatori amavano ritrovarsi spesso a discutere del progetto presso un bar davanti ad una tazza di caffè della qualità Java proveniente dall’omonima isola indonesiana. Una leggenda metropolitana mai confermata vuole invece che il nome Java sia l’acronimo di Just Another Vacuum Acronym questo come un modo per scherzare sullo smodato utilizzo di acronimi in campo informatico. C Sharp è un linguaggio di programmazione a oggetti sviluppato da Microsoft. Nasce come un misto di Delphi, C++, Java e Visual Basic e come parte del progetto .NET Framework. Inizialmente definito come un’imitazione più limitata di Java viene in realtà dalla stessa Microsoft considerato più vicino al C++ come struttura e sintassi e questa ipotesi è anche avvalorata dal fatto che con il passare del tempo C Sharp e Java si sono progressivamente allontanate dal punto di vista delle caratteristiche simili. Ad ogni modo il linguaggio nasce nel 2000 ad opera di Anders Heilsberg e in lingua inglese il suo nome si pronuncia C Sharp che vuol dire vedere nitidamente. Javascript è un linguaggio di scripting ad eventi che nelle sue versioni più recenti supporta anche la programmazione ad oggetti. Il suo maggiore e più conosciuto utilizzo consiste nella programmazione di script eseguiti nei browser come Chrome o Firefox per arricchire l’esperienza utente nei siti web e nelle web applications ma negli ultimi anni e nelle ultime versioni il linguaggio è diventato un po’ più complesso La storia del nome Javascript è un po’ travagliata anche perché in realtà il linguaggio non si chiama Javascript o almeno non più. Fu inventato nel 1995 e rilasciato per la prima volta nel 96 all’interno di Netscape 2 con il nome LiveScript. Dopo pochi mesi, poiché in quel periodo il linguaggio conosciuto come Java era un po’ diventato un po’ più difficile Dopo pochi mesi, poiché in quel periodo il linguaggio conosciuto come Java viveva un periodo di grande prosperità con una zeccatissima manovra di marketing si decise di rinominare LiveScript in Javascript e il linguaggio fu perfino modificato per farlo assomigliare di più a quello di Sun. Poiché però all’epoca anche Microsoft stava lavorando su un suo linguaggio simile chiamato Jscript si rese necessario trovare uno standard che facesse in modo da non complicare troppo la situazione non era pensabile che Netscape utilizzasse un linguaggio di scripting e Internet Explorer un altro quindi Javascript fu affidato all’ECMA un’organizzazione europea per gli standard Il risultato di questa operazione fu la nascita nel 1997 dell’ECMAScript che attraverso vari aggiornamenti è diventato lo standard di oggi cioè ECMAScript 6 o anche ES6 nonostante ciò però la mossa di marketing del 1996 ebbe un tale effetto positivo che tutt’oggi il nome Javascript continua ad essere utilizzato molto più di ECMAScript Bene ragazzi, spero che questa breve carrellata su un po’ di curiosità sui linguaggi di programmazione vi sia piaciuta ovviamente vista la quantità di linguaggi esistenti ho dovuto fare una scelta ma ciò non toglie che si possa pensare ad un secondo episodio per parlare dei nomi di altri linguaggi voi potete utilizzare i commenti o unirvi al gruppo Telegram che trovate in descrizione per farmi sapere se ho dimenticato qualcosa o se volete che parli di un qualche linguaggio in particolare io per ora vi saluto, come al solito vi ringrazio e vi do appuntamento al prossimo episodio a presto utilizzabile?

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