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con Valerio Galano

Il podcast dove si ragiona da informatici

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Riflessioni e idee dal mondo del software

Episodio del podcast

3 trucchi informatici per aiutare l'ambiente

28 agosto 2019 Podcast Episodio 14 Stagione 1
3 trucchi informatici per aiutare l'ambiente

Descrizione

Qualche piccolo suggerimento su come aiutare l’ambiente utilizzando il PC e lo smartphone senza alterare le nostre abitudini digitali.

Link ai siti menzionati:
https://brave.com/
https://www.ecosia.org/
https://www.printfriendly.com/

Attrezzature:
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Crediti

Montaggio - Daniele Galano - https://www.instagram.com/daniele_galano/
Voce intro - Costanza Martina Vitale
Musica - Kubbi - Up In My Jam
Musica - Light-foot - Moldy Lotion
Cover e trascrizione - Francesco Zubani

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Quella che segue è una trascrizione automatica dell'episodio.

Pensieri in codice, idee dal mondo del software a cura di Valerio Galano. Salve a tutti ragazzi e ben ritrovati per un nuovo episodio di Pensieri in Codice, il podcast in cui parliamo di argomenti presi dal mondo del software, di internet e della programmazione. La salvaguardia dell’ambiente è una questione che interessa tutti o almeno dovrebbe. Io nel mio piccolo mi ritrovo sempre più spesso ad effettuare le mie scelte personali dando alle tematiche ambientali un peso sempre maggiore, però spesso mi rendo conto che alcune questioni o semplicemente sono fuori dalla portata del singolo cittadino oppure possono rivelarsi come azioni piuttosto onerose per chi magari vuole dare il suo contributo personalmente. Penso ad esempio a sostituire l’auto a benzina con quella elettrica o installare pannelli solari. Sono operazioni che hanno un loro costo e che non tutti possono permettersi. Tuttavia nell’utilizzo quotidiano del pc e dello smartphone ci sono dei piccoli gesti che sono alla portata di tutti e che da un lato permettono di ridurre un po’ il nostro impatto ambientale e dall’altro ci costano solamente qualche piccola variazione delle nostre abitudini. Nell’episodio di oggi quindi andremo ad esaminare tre piccoli trucchi, ai quali forse non avete mai pensato, che fanno bene all’ambiente e che vi assicuro non vi faranno rinunciare alle vostre comodità digitali. Trucco numero 1. Utilizzare un browser più efficiente. Questo è un trucco che vale sia per il pc che per lo smartphone e consiste semplicemente nell’installare un browser che sia prima di tutto veloce nell’elaborare le pagine dei siti e che in secondo luogo blocchi tutte le pubblicità e gli elementi superflui alla fruizione del sito, come ad esempio i codici traccianti, i banner e qualsiasi altro elemento non fondamentale. I concetti alla base di questo piccolo accorgimento sono molto semplici e basta rifletterci un attimo per capirne i vantaggi. Innanzitutto si deve tener presente che il browser, per costruire e mostrare la pagina di un sito all’utente, utilizza la potenza di calcolo del processore o della scheda grafica se si parla di elementi in 3d. Questo vuol dire principalmente due cose. La prima è che meno oggetti ci saranno da mostrare, minori saranno i cicli di clock impiegati per comporre l’output e cioè, semplificando tantissimo, minore sarà il lavoro svolto dal processore. La seconda è che se il codice con cui è scritto il browser è un codice efficiente, allora esso contribuirà a ridurre lo sforzo computazionale richiesto per le operazioni necessarie alla navigazione. E siccome un processore consuma tanta più energia quanto più lavoro è chiamato a svolgere, questa semplificazione e riduzione delle richieste da parte del browser comporterà automaticamente un risparmio energetico. In pratica, grazie a questo piccolo trucco, le pagine si caricheranno più rapidamente, le batterie si scaricheranno più lentamente e i consumi di energia elettrica saranno minori, oltre al fatto che avremo anche aumentato la protezione della nostra privacy online. Ma di questo parleremo in un altro episodio. Un ottimo browser da utilizzare in tal senso è Brave. Brave è essenzialmente una versione di Chrome, epurata di tutta una serie di funzioni superflue ed equipaggiato con sistemi per bloccare i banner pubblicitari, gli elementi traccianti e i componenti esterni al sito che state visitando. Su pc si può facilmente scaricare ed installare dal sito brave.org, di cui trovate anche il link in descrizione. E’ intuitivo ed efficiente da utilizzare almeno quanto Chrome, e vi si possono installare anche le stesse estensioni. Io vi consiglio di provarlo e vi assicuro che non ve ne pentirete e non ne potrete fare più a meno. Trucco numero 2. Piantare alberi mentre si cerca sul web. Avete mai pensato di piantare alberi per sostenere l’ambiente? Ecosia, scritto e-co-si-a, è un motore di ricerca molto simile a Google, ma con un paio di differenze sostanziali. La prima è che a differenza del colosso di Mountain View, gli annunci pubblicitari mostrati sono legati alla ricerca effettuata e non ai dati dell’utente che è collegato. Cosa questa che va tutta a vantaggio della nostra privacy, anche se come dicevo prima non è l’argomento di oggi. La seconda invece riguarda il fatto che Ecosia si impegna ad investire il ricavato delle proprie attività per migliorare l’ambiente piantando alberi. Esatto, avete capito bene. Oltre ad alimentare i propri server con energie 100% rinnovabili, la fondazione che gestisce questo motore di ricerca impiega i propri introiti non per pagare dividendi, ma per piantare alberi. Questo rende Ecosia un motore di ricerca carbon negative, che vuol dire che utilizzarlo non solo corrisponde a non emettere CO2, così come accade per Google, ma addirittura significa rimuovere CO2 dall’atmosfera. Secondo il loro sito, infatti, ad oggi ad ogni ricerca effettuata si rimuove in media 1 kg di CO2 dall’atmosfera. Al tempo stesso, utilizzandolo assiduamente, vedremo incrementarsi un piccolo contatore in alto a destra, che terrà memoria del numero di ricerche che abbiamo effettuato. Secondo la stima attuale, ogni 45 ricerche avremmo contribuito a piantare un albero. Adottare quindi Ecosia come motore di ricerca può essere un buon modo per aiutare l’ambiente senza dover spendere soldi di tasca propria e senza stravolgere le proprie abitudini. Per un utilizzo sporadico basterà collegarsi al sito Ecosia.org, trovate sempre il link in descrizione, e utilizzare il campo di ricerca. Mentre per adottarlo in modo più assiduo, su PC potremo installare un’estensione specifica per il nostro browser, che ci viene direttamente proposta sempre sul sito Ecosia.org, e per smartphone troveremo l’app Ecosia negli appositi store ufficiali Apple e Android. Sul sito potremo inoltre trovare molte informazioni se ci interessano maggiori dettagli sugli investimenti e le tecnologie adottate. Il blocco ufficiale, infatti, riporta video e articoli sull’argomento, ed ogni mese viene pubblicato un rapporto finanziario completo. TRUCCO N.º3 STAMPARE SOLO QUELLO CHE CI SERVE In teoria stampare dovrebbe ormai essere un’attività obsoleta. I documenti che leggiamo e scriviamo, gli articoli, le news e i testi in generale andrebbero conservati e consultati in formato digitale. Tuttavia, per molti risulta faticoso leggere a schermo, sia perché è più difficile mantenere la concentrazione, sia perché la retroilluminazione dei monitor tende a stancare maggiormente la vista e al contempo un ebook o un tablet non sono sempre disponibili o possono non rappresentare un valido sostituto. Io stesso, quando ho bisogno di leggere testi di una certa lunghezza o magari so di dover prendere appunti, preferisco stamparli e consultarli in modo… in forma cartacea. Esiste però un’altra possibilità, che è la possibilità di ridurre gli sprechi e al tempo stesso di non rinunciare alla comodità della lettura su carta. Molto spesso, infatti, quando stampiamo testi presi da blog, quotidiane online o siti in generale, capita che in realtà noi non siamo interessati all’intero testo. A volte magari ci interessa solo un brano in particolare. Altre volte, soprattutto blog e news, sono pieni di immagini e banner pubblicati. Inoltre, in molti casi, i testi che stiamo stampando sono immagini e banner pubblicitari, collegamenti ad articoli correlati e tanti altri elementi che alla fine sono inutili ai fini della lettura. E dunque, quando stampiamo questi articoli, molto spesso ci ritroviamo con un mucchio di pagine dove il nostro testo è sparso qua e là, magari tra una pubblicità e una ghiffa animata. Il risultato è che avremo sprecato un sacco di carta e di inchiostro più del dovuto, perché ricordiamoci che anche le immagini, soprattutto quelle a colori, consumano molto più inchiostro di un testo della stessa dimensione. E questo farà male sia all’ambiente che al nostro portafoglio. Fortunatamente però, esistono alcuni siti che possono venirci in aiuto. Fra i tanti, vi lascio in descrizione il link a quello che io uso abitualmente e che si chiama Print Friendly. Print Friendly è appunto un sito nel quale possiamo inserire l’indirizzo web di un articolo, di una news o di una pagina wikipedia o di quello che ci pare, basta che sia pubblicamente accessibile, e lui ce ne restituirà un’anteprima e purata di tutti gli elementi inutili. Da questa anteprima sarà poi possibile eliminare manualmente i restanti elementi che non sono di nostro interesse. Ogni blocchetto di testo, immagine o elemento grafico, infatti, avrà a fianco un pulsantino che se cliccato lo farà sparire. Dopodiché, una volta sistemato il testo come preferiamo, Print Friendly ci permetterà o di stamparlo direttamente o di scaricarne una versione in pdf. Per rendere il tutto ancora più semplice, collegandoci al sito di printfriendly.org, sarà anche possibile installare un’estensione per il nostro browser preferito che ci permetterà di trasferire con un solo clic la pagina che stiamo visitando direttamente a Print Friendly. Quelli che abbiamo visto in questo episodio sono solo alcuni dei tantissimi espedienti che possiamo mettere in atto per diminuire il nostro impatto ambientale quando utilizziamo strumenti informatici. Ovviamente ce ne sono tanti altri e maggiore è l’impegno che vogliamo metterci e maggiore sarà ovviamente il risultato. Potremmo ad esempio impostare i vari dispositivi in modalità risparmio energetico, potremmo spegnere o almeno ibernare o sospendere il pc quando non lo usiamo, o ancora potremmo spegnere lo smartphone durante la notte in modo da risparmiare energia elettrica e aumentare la vita della batteria. Anche mantenere una corretta luminosità degli schermi quando la luce ambientale diminuisce può essere d’aiuto e cosa non banale riduce anche lo sforzo per gli occhi. E poi avendone la possibilità potremmo acquistare hardware più moderno che in generale consuma meno e così via potremmo sempre di più aumentare il tiro. Ma voi cosa ne pensate? Avete mai preso in considerazione qualcuna di queste strategie? Ne conoscete altre che io non ho citato? O magari pensate che non valga la pena di impegnarsi in questo senso? Voi fatemi sapere la vostra nei commenti o nel gruppo telegram di cui trovate il link in descrizione. Io per oggi vi saluto, vi ringrazio per aver ascoltato fin qui e vi do appuntamento al prossimo episodio di Pensieri in Codice.

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